Guida completa al ciliegio:
coltivazione e potatura, malattie, proprietà curative

Grazie alla sua doppia funzione, decorativa ed alimentare, il ciliegio è una pianta da sempre molto presente nei nostri giardini e frutteti.

Tutti conoscono i suoi frutti, le ciliegie, ma non molti conoscono a fondo questa pianta dalle mille risorse. La fioritura del ciliegio è bellissima e profumata, il suo legno utilissimo nell’arredamento, i suoi frutti deliziosi (uno tira l’altro!), peduncoli e resina addirittura curativi!

In questo articolo semplice ma completo cercheremo di darvi tutte le informazioni che state cercando sul ciliegio: caratteristiche, coltivazione, potatura, avversità e malattieproprietà curative.

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Caratteristiche del ciliegio e dei suoi frutti

Innanzitutto, è importante che sappiate che esistono più specie di ciliegio. Sulla base di questa conoscenza potrete scegliere la pianta più adatta ai vostri scopi. Andiamo ad elencarle:

  • ciliegio dolce (prunus avium), il più diffuso in Italia:
    • duroni (o duracine)
    • tenerine
  • ciliegio acido (Prunus cerasus):
    • amarene
    • marasche
    • visciole

I frutti del ciliegio dolce sono adatti al consumo diretto, quelli del ciliegio acido alla trasformazione in marmellate, sciroppi e liquori. Se volete farvi delle scorpacciate primaverili, quindi, prediligete il ciliegio dolce. Un consiglio: un buon modo per conservare le ciliegie è metterle sotto spirito (come il Marsala).

Il ciliegio è una pianta longeva, perciò se state cercando un albero “che duri” siete sulla strada giusta. Può crescere fino a 20 o addirittura 30 metri di altezza. Naturalmente, se non volete che ciò accada, dovrete potarlo (continuate a leggere, parleremo anche di questo aspetto!)

I fiori sono bianchi e profumati, riuniti in corimbi di due-sei assieme. Sono ermafroditi ed entomofili, cioè vengono impollinati dagli insetti. La fioritura avviene all’inizio della primavera contemporaneamente alla produzione di nuove foglie.

La propagazione avviene per seme o per innesto.


Coltivazione del ciliegio

Che si tratti di un giardino, di un piccolo angolo verde dietro casa o di un vero e proprio frutteto, se volete un ciliegio robusto, sano e produttivo ci sono alcuni semplici quanto importanti accorgimenti da seguire. Vediamoli insieme qui di seguito.

Clima e terreno

Il ciliegio preferisce climi temperati (sebbene la sua resistenza al freddo invernale sia solitamente piuttosto buona) e luoghi luminosi.
Non ama i ristagni d’acqua ma, allo stesso tempo, il suolo non dev’essere troppo secco. Un terreno neutro è più adatto rispetto a terreni troppo acidi o basici. Tenete comunque a mente che l’adattabilità effettiva ai vari terreni è data dal portinnesto utilizzato.

Per qualsiasi dubbio sulla scelta della pianta giusta non esitate a lasciare un commento sotto a questo articolo! Uno specialista del Vivaio Scariot vi risponderà al più presto!

Impianto del ciliegio

Coltivare il ciliegio partendo dall’arbusto già sviluppato o dai noccioli è la prima scelta da fare. Vediamo brevemente le due possibilità:

  • Noccioli | Interrate qualche decina di noccioli delle ciliegie nel terreno e attendete qualche mese. Nel frattempo innaffiate spesso il terreno, specialmente nei mesi più caldi. Se il tentativo avrà funzionato, alla fine come per qualsiasi altra piantina lo vedrete spuntare dal terreno. A quel punto sarà il momento di prestare più attenzione affinché cresca robusto e sano.
  • Arbusto | Il trapianto si realizza a riposo vegetativo, cioè da ottobre a fine inverno, evitando naturalmente i periodi di gelo. Ecco come fare:
    1. scavate una buca piuttosto profonda;
    2. concimate utilizzando compost o letame maturi, ai quali potete aggiungere cenere di legna, di solfato di potassio o borlande;
    3. inserite la pianta facendo sì che il punto di innesto resti sopra il livello del suolo;
    4. fissate quindi l’albero ad alcuni pali di sostegno con del fil di ferro, affinché possa crescere e svilupparsi al meglio;
    5. annaffiate abbondantemente il terreno e, negli anni, ripetete le concimazioni per garantire una buona salute della pianta e una produzione ottimale di ciliegie.

Ci avete già provato ma avete riscontrato delle difficoltà o siete incappati in qualche imprevisto? Contattateci o lasciate un commento alla fine di questo articolo: uno dei nostri specialisti cercherà di chiarirvi qualsiasi dubbio!

Potatura del ciliegio

Il ciliegio, nonostante sia una pianta piuttosto resistente, ha una caratteristica da non sottovalutare quando ci si appresta ad effettuare una potatura: cicatrizza male le ferite. Detto ciò, è chiaro come il ciliegio sia una specie che non si presta a tagli particolarmente vigorosi.

  • Potatura di allevamento | In questo caso, sarà bene intervenire soprattutto con piegature e inclinazioni specifiche. Per questo motivo, otterrete forme abbastanza irregolari. Impedite un eccessivo sviluppo in altezza del tronco. Potate preferibilmente in fase vegetativa, dopo la raccolta dei frutti, durante la quale la pianta potrà meglio difendersi dalle malattie e dalle infiltrazioni di parassiti nei tagli. Fortunatamente, Madre Natura ha dotato questo albero di un meccanismo di difesa: la pianta infatti essuda una resina dalle ferite nella corteccia, e grazie a questa protegge le ferite dalle infezioni provocate dagli insetti e dai funghi.
  • Potatura di produzione | Si interviene nella stagione estiva. Il ciliegio si sviluppa molto e in modo ben proporzionato, perciò non sarà necessario tagliare regolarmente. Effettuate la potatura soltanto quando noterete un palese squilibrio, soprattutto nella parte alta della chioma. Eliminate i rametti troppo fitti e procedete al normale taglio dei rami scarsamente vigorosi, spezzati o rinsecchiti.

Avversità e malattie

Come abbiamo spiegato, i ristagni d’acqua sono dannosi per il ciliegio. Ecco perché una pioggia eccessiva, purtroppo, può metterlo in difficoltà. Alcune malattie e batteri che potrebbero attaccare la vostra pianta: corineo, cilindrosporiosi del ciliegio, moniliosi, mal del piombo parassitario, marciumi radicali, cancro batterico delle drupacee, Monilia, afidi, cocciniglie, mosca delle ciliegie, falene dei fruttiferi, moscerino dei piccoli frutti, rodilegno, acari, cimicetta del mandorlo.

Per una crescita sana e vigorosa non soltanto del ciliegio ma di tutte le piante da frutto e ornamentali, vi consigliamo di seguire alcuni dei consigli che troverete a questo articolo: Omeodinamica: l’alternativa ecologica (ed efficace) alla chimica.

Vi invitiamo, inoltre, a lasciare un commento sotto questo articolo per qualsiasi dubbio e incertezza. Cercheremo di rispondervi nel minor tempo possibile.


Proprietà e usi del ciliegio e dei suoi frutti

Alimentazione

Consumati appena raccolti, o cotti con un po’ di zucchero e conservati in congelatore per i gelati estivi, oppure posti sotto grappa per le festività invernali… i frutti del ciliegio sono deliziosi in ogni stagione! Forse, però, non sapevate che le ciliegie contengono vitamine A-B1 e B, oltre a proteine, zuccheri, e sali minerali. Hanno inoltre proprietà antiossidanti, diuretiche e moderatamente lassative. Quindi non sono soltanto buone ma anche molto salutari!

Il ciliegio è una buona pianta mellifera, ma la produzione di miele si ha solo in zone dove è abbondante il ciliegio selvatico o il ciliegio coltivato.

La resina è aromatica e viene usata per aromatizzare le gomme da masticare e i dolciumi.

Fitoterapia

Il ciliegio figura tra le prime trenta piante medicinali per le sue grandi proprietà diuretiche. Le parti usate sono i peduncoli del frutto, scegliendo preferibilmente quelli della ciliegia dolce (Prunus avium).

  • Principi attivi: acidi organici, tannino, sali di potassio.
  • Proprietà: diuretico, sedativo delle vie urinarie.
  • Indicazioni: diuretico potente; cistiti, nefriti, litiasi urinaria, insufficienza renale; artrite, reumatismo gottoso; edemi.

Ci teniamo a precisare che le informazioni riportate non sono consigli medici. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico. L’uso dei peduncoli di ciliegio come droga diuretica è sempre stato piuttosto scarso in Italia, mentre in Francia se ne trovano notizie più estese e documentate.

Preparazioni e dose

  • Decotto di peduncoli al 30‰ | Bollire per 30 minuti, consumare nella giornata quando occorra una decisa azione diuretica. Metà dose nelle forme renali e vescicali.
  • Tintura madre: 40 o 50 gocce, diluite in poca acqua, 3 volte al dì lontano dai pasti.

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