Rose Inglesi: cosa sono e consigli di coltivazione

“La fragranza è l’altra metà della bellezza di una rosa” – David Austin (1926 – 2018)

Se siete degli appassionati di rose, il nome di David Austin non vi sarà nuovo, così come il termine “rose inglesi” vi sarà familiare.

In questo breve articolo vi spiegheremo cosa sono le rose inglesi, perché sono legate al nome di David Austin e come vanno curate. Alla fine della lettura, speriamo vi sia venuta voglia di coltivarne una nel vostro giardino (o in vaso!).

Il primo impatto…

Se vi trovate davanti ad un rosaio di questo tipo, è impossibile che non facciate a caso a certe sue caratteristiche. Fiori abbondanti, appariscenti, incantevoli.

Sviluppo vigoroso, armonioso, proporzionato. Portamento cespuglioso arcuato o eretto, di dimensioni fino al metro e mezzo di altezza. Una gamma di colori incredibile: dal bianco puro al viola intenso, passando per il giallo e l’arancio. Il tutto caratterizzato da fragranze eccezionali.

Siete certamente davanti ad una rosa inglese, una pianta mozzafiato dedicata a chi, come noi, ama la grazia e lo stile in giardino.

Cosa sono le rose inglesi?

Le rose inglesi sono le rose nate dalla volontà dell’ibridatore britannico David Austin di ottenere piante che coniugassero la grazia delle rose antiche e la resistenza di quelle moderne.

Ecco un semplice riassunto delle principali caratteristiche:

  • FIORI | Ricchi, dallo stile antico, delle forme più varie: a coppa, a rosetta, a corolla piatta, convessa, pompon, semidoppia o semplice, anche con un grande numero di petali, fino oltre cento. Sono sempre abbondanti e appariscenti.
  • PROFUMO | Grazie a decenni di sperimentazioni e ibridazioni, annusando una di queste rose potrete sentire il tipico profumo delle rose antiche, così come fragranze di muschio, mirra, , frutta, miele, cedro, chiodo di garofano, erba tagliata, addirittura incenso.
  • RIFIORENTI | Durante la bella stagione non lasciano mai delusi gli spettatori, poiché rifioriscono dalla primavera all’autunno, con maggiore o minore vigore a seconda della specie. Al contrario, le rose antiche fioriscono una sola volta, con al massimo qualche timido nuovo fiore nei mesi successivi.
  • VIGOROSE E RESISTENTI | Negli anni le ibridazioni hanno portato ad ottenere varietà che si adattano bene sia ai climi freschi e miti o anche piuttosto freddi che a quelli più caldi tipici dell’Italia meridionale. Per questo, le inglesi sono considerate tra le più resistenti all’interno della loro famiglia.

Come si coltivano?

Ecco alcune semplici linee guida e consigli per delle rose inglesi sempre perfette:

  • TERRENO, MESSA A DIMORA, CONCIMAZIONE:
    • Le rose inglesi non amano terreni troppo acidi (quelli con pH inferiore a 5,5), né terreni alcalini (con pH superiore a 7,8). L’ideale sarebbe tenersi attorno ad un pH 6,5 (terreni neutri).
    • Per favorire la crescita è opportuno preparare il terreno con compost, terriccio di foglie, humus.
    • Sia prima dell’inizio della bella stagione, quindi a fine inverno, che in piena fioritura le rose (specialmente quelle rifiorenti) vanno concimate abbondantemente.
    • Vi consigliamo la nostra gamma di prodotti biologici per la preparazione del terreno, adatti sia per piante in vaso che in terra piena. Anche per quanto riguarda la concimazione, vi invitiamo a scegliere concimi biologici, più sani per l’ambiente e completamente sicuri anche per chi li utilizza. Nel reparto dedicato, all’interno del nostro vivaio, ne potete sempre trovare in quantità.
    • La buca dove metterete a dimora la vostra pianta deve essere umida ma non bagnata eccessivamente. Naturalmente, potete tranquillamente tenere una rosa inglese in vaso, ma sceglietene uno adeguatamente capiente.
    • Non mettete mai a dimora un rosaio dove in precedenza ne viveva un altro poi morto per malattia.
    • Evitate la competizione con le radici degli alberi, a meno che non optiate per un rosaio rampicante.
  • ESPOSIZIONE:
    • Le rose inglesi amano una buona esposizione al sole. Tuttavia, se il clima dovesse essere eccessivamente caldo, come al Centro-sud e sulle Coste italiane, vi consigliamo di posizionare la vostra rosa in un punto riparato dai raggi pomeridiani, i più temibili.
  • POTATURA:
    • Dove l’inverno non è gelido, la potatura si effettua verso febbraio; altrimenti, è opportuno posticiparla all’inizio della crescita, tra marzo e aprile.
    • I rami vanno accorciati di un terzo della lunghezza, senza eccedere.
    • Dopo la potatura, vi raccomandiamo di raccogliere meticolosamente le foglie e distruggerle: per quanto molto resistenti, anche le rose inglesi possono essere soggette a malattie. La cosa migliore da fare è sicuramente prevenire l’insorgere di questi problemi con trattamenti adeguati.
    • Durante la bella stagione, i fiori appassiti vanno eliminati per favorire la rifioritura.

Un po’ di storia

“La coltivazione delle rose è spesso descritta come un’arte più che una scienza” – dal sito internet di David Austin.

Abbiamo parlato di “rose antiche” e “rose moderne“. Vediamo di chiarire a cosa si riferiscono questi termini, che a volte possono creare un po’ di confusione in chi non conosce bene l’argomento.

Le rose antiche sono tutte quelle prodotte dalla natura (le specie selvatiche o spontanee) o dall’uomo prima del 1867. È, infatti, l’anno di nascita in Francia del primo “Ibrido di Tea”, “La France“, una pianta vigorosa come gli Ibridi Perenni e dalla splendida colorazione, come le rose cosiddette “Tea”. Di conseguenza, le rose moderne sono quelle la cui creazione è successiva a quell’anno.

David Austin, grande amante delle rose, specialmente di quelle antiche, si mette all’opera da semplice hobbista nei primi anni ’50. La sua impresa consiste nell’incrociare la gallica “Belle Isis”, una rosa antica del 1845, robusta e con piccole corolle rosa chiaro, con la moderna “Dainty Maid” del 1938, una pianta solida e affidabile, con corolle semplici.

Nasce così, nel 1961, “Constance Spry“: corolle grandi, molto profumate, portamento robusto e vigoroso, con la tendenza ad arrampicarsi.

All’inizio, i vivaisti guardano con sospetto queste nuove rose. Nel 1983, però, la rosa “Graham Thomas” vince al Chelsea Flower Show di Londra, e il nome di David Austin viene consegnato alla storia.

Oggi le rose inglesi sono apprezzate in tutto il mondo, grazie ai loro fiori opulenti, agli aromi inebrianti, all’armonia che trasmettono anche presso coloro che si avvicinano al giardinaggio per la prima volta. Sono belle, robuste e sane e, come si legge sul sito di David Austin: “Un giardino con queste rose eccezionali è difficile da battere per l’assoluta esuberanza dei fiori e per la loro fragranza”.

Cosa si può trovare al Vivaio Scariot?

Le rose inglesi hanno incantato anche noi, naturalmente. Per questo presso il nostro vivaio potete trovarne quante ne volete. Tanto per stuzzicare la vostra curiosità, eccone alcune:

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