Portulaca: coltivazione della pianta grassa più colorata

La portulaca è una pianta succulenta molto rustica a portamento prostrato tappezzante che produce fiori colorati (dal giallo al rosso, dal rosa al porpora).

I fiori della portulaca si aprono solo in condizioni di pieno sole, di giorno, e si chiudono di notte. La portulaca regala fioriture rigogliose e durature: inizia a produrre fiori in primavera e continua a farlo per tutta l’estate, fino all’autunno.

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Portulaca: coltivazione facile in 5 mosse

La portulaca è una pianta di facile coltivazione. Robusta e resistente, se coltivata con le cure giuste, cresce molto velocemente.

Le piante vanno messe a dimora a primavera, tra aprile e maggio.

È possibile coltivare la portulaca in piena terra, usandola come bordura o per decorare le aiuole del giardino. Ma le portulache si prestano benissimo alla coltivazione in vaso, in qualsiasi tipo di contenitore: sia nei vasi a sospensione sia nelle vaschette da posizionare sul balcone di casa.

Terriccio

Il terriccio richiesto dalla portulaca è soffice e ben drenato.

Nella preparazione del vaso, vi consigliamo di scegliere un terriccio specifico per piante fiorite, con un’aggiunta di argilla espansa sul fondo per facilitare il drenaggio del terreno e la fuoriuscita dell’eventuale acqua in eccesso. La presenza di acqua stagnante può far marcire le radici ed è dannosa per la pianta: ecco perché è bene controllare la quantità delle innaffiature, per non lasciare troppa acqua nel sotto vaso.

Caldo o freddo?

La portulaca cresce bene in condizioni di caldo e va posizionata in pieno sole: proprio la luce fa sì che la pianta riesca a schiudere i propri fiori, che si aprono di giorno e si chiudono di sera.

La portulaca è sensibile al freddo: all’arrivo dell’autunno la pianta tende a deperire rapidamente. Soprattutto nelle nostre zone di montagna, bisogna prestare attenzione e metterla al riparo prima che inizi a seccarsi in inverno.

Acqua

La portulaca non richiede molta acqua e sopporta bene la siccità. È chiaro però che irrigazioni costanti e regolari, soprattutto in estate, favoriscono la crescita della pianta e la comparsa di fioriture abbondanti. Quando ci si appresta a bagnare la portulaca, bisogna fare attenzione a non bagnare le foglie e i fiori, che potrebbero marcire.

Concimazione

Per favorire lo sviluppo della pianta e la produzione di nuovi fiori, è importante supportare la coltivazione della portulaca con l’aiuto di una concimazione mirata. Scegliere il fertilizzante adatto serve a fornire le sostanze nutritive giuste per sostenere la pianta nel suo ciclo di vita. Un concime liquido per piante fiorite andrà benissimo. Questo tipo di concime viene diluito nell’acqua che si usa per irrigare la pianta. La concimazione va ripetuta ogni 15 giorni in primavera e in estate, e ridotta a una volta al mese nel periodo successivo.

Parassiti e malattie

Abbiamo detto che la portulaca è una pianta rustica, molto forte. È molto resistente anche ai parassiti e alle malattie, ma a volte può subire l’attacco di parassiti come gli afidi che attaccano fiori, foglie e steli e producono una sostanza appiccicosa. Come curare una pianta malata? La prima regola è prevenire e trattare la pianta con prodotti insetticidi specifici: ne esistono anche di pronti all’uso, da spruzzare direttamente sulla pianta.

Portulaca: la riproduzione per talea

La portulaca si può riprodurre per talea, cioè a partire da un rametto.

Come avviene la riproduzione per talea della portulaca? È molto facile: basta tagliare un ramo dalla pianta, eliminare le foglie più basse, e immergere il rametto nell’acqua per un paio di minuti (in un bicchiere). Poi, è consigliabile aggiungere un prodotto specifico che si chiama polvere radicante. Infine, posizionare il rametto in un nuovo vaso preparato con la giusta composizione di terra. In poco tempo, la portulaca riprodotta per talea farà crescer una nuova piantina.

Un altro modo per riprodurre la portulaca è dai semi: la semina va completata a inizio primavera. I semi vanno messi nella terra ma non a grande profondità, perché hanno bisogno di luce per germinare.


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