Pianta del mese: la forsizia. Consigli, cura e manutenzione.

Marzo è il mese della forsizia (Forsythia), quel cespuglio giallo che colora i giardini e annuncia l’arrivo della primavera.

La forsizia è una pianta fiorita e fa parte della famiglia delle Oleaceae, la stessa degli ulivi. Una pianta robusta e resistente, poco esigente e di facile coltivazione.

Esistono molte varietà di forsizia, impiegate come siepe e come pianta decorativa da coltivare all’esterno.

Di solito l’arbusto che viene comunemente coltivato nelle nostre aree verdi non supera i 2-3 metri d’altezza. I rami sono sottili e flessibili, ricoperti di una corteccia marrone scuro.

I fiori compaiono prima delle foglie: la fioritura della forsizia avviene prima che si schiudano le gemme fogliari. Ecco perché questi cespugli si riempiono dei caratteristici fiori gialli già a marzo, appena finito l’inverno. I fiori della forsizia sono semplici, a quattro petali.

Solo dopo il termine della fioritura – ad aprile, in genere – i rami si ricoprono di foglie verdi.

Coltivare la forsizia

Abbiamo visto come la forsizia fiorisca a marzo, coi primi tepori primaverili. Il momento ideale per piantumare in giardino la forsizia acquistata in vivaio è in autunno, quando il terreno è ancora caldo e la pianta può mettere radici nel terreno e iniziare a svilupparsi prima del riposo invernale. È possibile trapiantare la forsizia dal vaso alla piena terra anche a gennaio, alla fine dell’inverno, ma in questo caso lo sviluppo della pianta sarà più lento.

La posizione ideale in cui collocare la forsizia è in zone di pieno sole: l’ombra rende le fioriture scarse o addirittura assenti.

La forsizia cresce benissimo anche nelle nostre aree di montagna, e infatti si trova in moltissimi giardini delle nostre zone in provincia di Belluno. Questo perché la forsizia non ha paura del freddo, e resiste anche a inverni particolarmente rigidi, sopportando temperature polari (fino a -20 gradi sotto zero!). Non teme neanche la siccità: ecco perché può essere coltivata praticamente ovunque.

Piuttosto, la forsizia soffre per i ristagni idrici, quindi sarebbe bene preoccuparsi di mantenere il terreno ricco e ben drenato. Se il substrato è ricco di argilla, meglio ammendarlo con materiali porosi come la sabbia o l’argilla espansa.

Un consiglio per proteggere le radici dagli sbalzi di temperatura è quello di ricoprire il terreno alla base con una pacciamatura di corteccia tritata.

La forsizia non ha esigenze particolari in fatto di concimazioni, ma un buon concime completo per piante fiorite – granulare, a lenta cessione – stimolerà lo sviluppo della pianta e renderà la fioritura più rigogliosa.

Potatura della forsizia

Quando potare la forsizia? La potatura va fatta al termine della fioritura, quando bisogna spuntare i rami che hanno prodotto i fiori e tagliare drasticamente i rami secchi, lignificati e privi di gemme. Un errore da non fare è quello di potare la forsizia in autunno o in inverno: una potatura invernale impedirà di ottenere la consueta fioritura primaverile.

Come potare la forsizia? Questo bellissimo arbusto può essere utilizzato per comporre siepi oppure come pianta singola. In ogni caso la potatura primaverile può servire per dare alla forsizia la forma desiderata.

Coltivare la forsizia in vaso?

Di solito la forsizia cresce bene in giardino, all’aperto, in piena terra. È possibile coltivare la forsizia anche in vaso: bisogna scegliere vasi grandi e capienti, di almeno 50 cm di diametro, perché la pianta ha un apparato radicale esteso. Ogni anno, o al massimo ogni due anni, è necessario praticare il rinvaso e aumentare la frequenza di concimazione e irrigazione.

Una curiosità sulla forsizia

Sapete perché la forsizia si chiama in questo modo? Il suo nome così particolare deriva dal botanico e giardiniere scozzese William Forsyth, fondatore della Royal Horticultural Society.

 


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