Orto sinergico: come iniziare. Le 5 regole che devi conoscere!

L’orto sinergico è un sistema di coltivazione naturale, forse il più naturale in assoluto. Ancora più in sintonia con la natura e l’ambiente di un orto biologico!
Iniziare a coltivare l’orto casalingo seguendo questo metodo è piuttosto semplice e non richiede conoscenze specifiche…

Questo tipo di orto da agricoltura sinergica si basa sul concetto che la natura lasciata a sé stessa è in grado di mantenere un perfetto equilibrio facendo crescere le piante in armonia.

Iniziamo dalle basi: cos’è l’orto sinergico e come funziona?

L’orto sinergico si basa su una serie di principi. Abbiamo individuato le 5 regole dell’orto sinergico. Eccole:

    1. la terra è regina:
      è la terra a dar nutrimento alle piante, e proprio dal terreno, lasciato così com’è, dipendono il nutrimento e la buona riuscita dell’orto. Sembra inoltre che il suolo diventi più fertile se coltivato densamente.
    2. concimi e trattamenti addio:
      nell’orto sinergico non si usano concimi, fertilizzanti, trattamenti fitosanitari… Ma anche i diserbanti sono messi al bando: le erbe indesiderate vanno controllate ma non eliminate. Un controllo manuale consente di rimuovere solo quelle erbe spontanee che tendono a soffocare le specie coltivate. Le altre possono crescere in libertòperché in genere contribuiscono ad assicurare la copertura costante dei bancali, e in alcuni casi possono essere anche commestibili o curative (senape, portulaca, parietaria ecc.).
    3. nessuna lavorazione del terreno:
      la terra non dev’essere schiacciata o compattata; in generale, il suolo non richiede particolari lavorazioni agricole (l’unica pratica consigliata è la pacciamatura), perché il terreno lavora da solo grazie all’attività di insetti, lombrichi e microorganismi e allo sviluppo dell’apparato radicale delle piante;
    4. le piante si aiutano tra loro:
      nell’orto sinergico si sfruttano le consociazioni tra piante orticole che crescono bene insieme e si evitano le monocolture;
    5. non si butta via niente:
      si lasciano nel campo radici e ogni residuo vegetale della coltivazione: ogni elemento naturale, ridato alla terra, rimette in circolo una serie di meccanismi naturali virtuosi.

L’orto sinergico: come iniziare a coltivarlo

Attrezzi

Cominciare a coltivare un orto sinergico è molto semplice. Gli attrezzi? Sono i più comuni: basta avere una vanga o un badile per preparare il terreno, e un rastrello per uniformare lo strato più superficiale del suolo.

Terreno: quale scegliere

Il terreno non richiede nulla di speciale: l’orto sinergico può essere fatto in piena terra, in un campo di qualsiasi dimensione.

Bisogna solo valutare qual era la destinazione del nostro appezzamento di terra prima che decidessimo di iniziare a coltivare un orto con metodo sinergico.

Se il terreno è eroso o fortemente sfruttato, bisognerà avere un po’ di pazienza. Sarebbe utile arricchire il suolo con un po’ di terra fresca e compost naturale già decomposto. Le prime piante da piantare saranno poco esigenti, come la cicoria o la bieta. In questo modo, l’evoluzione del terreno viene accelerata naturalmente.

Se il terreno era stato trattato con prodotti chimici (diserbanti, concimi, fertilizzanti) bisogna iniziare col seminare piante capaci di metabolizzare i residui tossici presenti nel terreno e sostituirli con un apporto naturale di sostanze organiche adatte. Sono indicate a questo scopo trifoglio, cicoria, senape.

Lo sapevi che la senape, attraverso le radici, sviluppa un gas naturale che sterilizza il terreno circostante proteggendolo dalle virosi, cioè dai virus che colpiscono le piante?

Se il terreno prima ospitava un orto biologico, le sue condizioni sono perfette e si può iniziare in qualsiasi momento la trasformazione in orto sinergico.

Terreno: come prepararlo

Il terreno va solo dissodato col badile: è importante arieggiarlo senza schiacciarlo né compattarlo. Poi, lo si rende uniforme e pianeggiante con un rastrello, dandogli una forma semplice, detta “a bancali”… che non sono altro che dei rettangoli di terra alti circa 30 cm.

Poi, il terreno va ricoperto con la cosidetta “pacciamatura”, ovvero uno strato di paglia biologica, foglie, segatura o scarti da potature e lavori di giardinaggio (tranne rami e aghi di pino). La pacciamatura crea una protezione biodegradabile che col tempo si trasforma in compost naturale.

Irrigazione

Il sistema migliore per irrigare l’orto sinergico è quello a goccia: in questo modo si risparmia acqua e si assicura la giusta idratazione alle piante, bagnando direttamente la terra e non la parte aerea delle orticole. Consigliamo quindi di predisporre questo semplice impianto di irrigazione sistemando il tubo flessibile dell’acqua sotto lo strato di pacciamatura che copre il terreno.

Piante da seminare

Nell’orto sinergico si possono coltivare tutte le tipologie di piante: verdure, ortaggi, tuberi, legumi…

L’orto sinergico si basa sulla sinergia tra le piante dell’orto. L’equilibrio ottimale richiede la presenza di 3 tipi diversi di piante: leguminose, liliacee, aromatiche, ornamentali.

Ogni pianta ha una proprietà che aiuta il corretto sviluppo dell’orto: bisogna quindi piantare legumi (a scelta tra fagioli, piselli, fagiolini, fave, ceci…) perché hanno la capacità di fissare l’azoto al suolo. Le liliacee, cioè cipolle, aglio, porro, hanno funzione antibatterica. Le piante aromatiche contengono olii essenziali che tengono lontani i parassiti in modo naturale. E così via…

Come posizionare le piante? 

Cipolle e liliacee in genere vanno posizionate lungo il perimetro esterno dell’orto. Anche le piante aromatiche stanno bene ai bordi dell’orto sinergico, perché come le liliacee creano una sorta di scudo naturale a protezione dell’orto.
Gli ortaggi e i legumi vanno posizionati al centro del bancale, piantando le piante più alte al centro (come i pomodori). Attorno, carote, insalata, biete e cicoria.