Fiori di novembre: come avere fioriture invernali sul balcone

Ogni stagione ha i suoi fiori: anche in autunno, le serre del nostro Vivaio si riempiono di piante fiorite, di nostra produzione, che possono regalare grandi soddisfazioni nei mesi più freddi.

Ma quali sono i fiori di novembre? Quali sono più indicati per abbellire i balconi di casa? E quali piante garantiscono fioriture invernali?

Vi abbiamo già parlato dei ciclamini, delicati fiori autunnali, adatti a colorare i balconi anche quando arrivano i primi freddi. Ma quando iniziano le gelate… meglio metterli al riparo e trasferirli all’interno per tutto l’inverno.

Ci sono poi le eriche, piante invernali per eccellenza, resistenti e di facile manutenzione: non temono neanche le gelate e sono perfette nelle nostre vallate del bellunese. Ecco perché le consigliamo a chi abita in montagna, e deve fare i conti con temperature gelide, che spesso scendono bassissime, sotto zero!

Le eriche resistono all’escursione termica e sopportano neve e freddo polare. Le colorazioni naturali dell’erica vanno dal bianco al rosa intenso, anche mixati nello stesso vaso: avrete così un bel balcone fiorito che potrà durare non solo a novembre e dicembre, ma per tutto l’inverno.

I crisantemi: significato, varietà, fioritura, potature…

Ma prima ancora delle eriche, in serra troviamo i cristantemi, una pianta bella tutto l’anno: appartengono alla stessa famiglia (Asteracee) delle margherite, ma la loro fioritura cade proprio in autunno, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, quando c’è poca luce. Ecco perché, solitamente, nella nostra cultura sono associati alla ricorrenza del 2 novembre, giornata in cui si commemorano i propri cari.

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In Italia il cristantemo è noto come il “fiore dei defunti”, ma nelle culture orientali ha un significato completamente diverso: in Giappone è il fiore – simbolo dello Stato, e viene usato come decorazione nei riti più importanti e nelle feste di matrimonio.

In Cina, ma anche nei paesi anglosassoni, i cristantemi rappresentano felicità, gioia, e vitalità, tanto che in Inghilterra viene regalato in occasione di una nascita!

Una curiosità: il nome del crisantemo deriva dal greco, e significa letteralmente “fiore d’oro”. Sapete perché? Perché il capolino del fiore è giallo oro, proprio come quello delle margherite. A volte questa parte del fiore è nascosta dai petali, dato che esistono moltissime varietà di cristantemi, diversi per forma e colore del fiore.

Come curare e mantenere i crisantemi?

La fioritura dei cristantemi può durare per mesi, ma la temperatura è fondamentale: deve stare tra i 5 e i 15 gradi. Attenzione, perché appena il termometro si abbassa, i fiori non supereranno la prima gelata. Un consiglio per stimolare nuove fioriture invernali e mantenere i crisantemi in salute: le piante vanno ripulite costantemente, per togliere i fiori appassiti. La pulizia va fatta con le forbici, non bisogna mai strappare con le dita i fiori secchi dal fusto, perché una potatura imprecisa può causare malattie e danni alla pianta.

E si sa, prevenire fa sempre bene: a settembre – ottobre, le piante di crisantemo si preparano a fiorire mettendo i primi boccioli. Concimarle subito con concime liquido per piante fiorite darà loro l’energia per produrre fiori rigogliosi e forti.

Quanta acqua dare ai crisantemi? Richiedono irrigazioni frequenti, un terreno umido (ma non eccessivamente bagnato!). Per evitare ristagni d’acqua, quando invasiamo i crisantemi, scegliamo un terriccio universale mescolato con la sabbia e un po’ di concime organico di partenza: è un ottimo terreno drenante, che aiuterà la pianta a crescere e fiorire a lungo. Finché la pianta sarà in fiore, non va cambiato vaso, e ama un’esposizione al sole.

Finita la fioritura, arriva il momento di una potatura drastica: i rametti della pianta vanno tagliati anche per 2/3, per consentire una nuova fase vegetativa e nuovi fiori in primavera. Ecco perché i crisantemi sono una pianta fiorita adatta per ogni periodo dell’anno!


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